Prendiamo quattro baldi giovani con la passione per il buon Rock di qualità, quello deciso e influente che ha lasciato una profonda ed inconfondibile impronta, mettiamoli assieme e lasciamo che in una sala prove sgorghi la loro passione come un fiume in piena.
Da questo incontro si crea una piacevole pellicola hollywoodiana che racconta di un viaggio in macchina attraverso lo stato a stelle e strisce, dove troviamo roadhouse e strade circondate dal deserto, mentre una piacevole colonna sonora fa da sfondo e ci coccola al suono di piacevoli melodie vocali sostenute da accattivanti ritornelli.
Nati nel 2017 da un progetto musicale scioltosi poco tempo prima, Davide Falconetti (chitarra e cori) e Paolo Cernic (voce) decidono di non gettare alle ortiche quanto già messo in cantiere con la band precedente rafforzandosi con l’arrivo dei due Andrea, Cok (Basso) e Imbergamo (Chitarra e Piano), e debuttano con Rock N’ Roll Rebirth dove, nonostante il classicismo dell’Hard e Melodic Rock, non mancano modernità e originalità che i quattro moschettieri nostrani del Rock hanno saputo dare a questa loro opera prima.
Già nel titolo (la traduzione dall’inglese significa La rinascita del Rock ‘n’ Roll), questo disco si presenta come un tributo a questo genere musicale che si svela come un viaggio attraverso la sua anima, passando per ogni sua declinazione e spin-off, omaggiando mostri sacri del settore che continuano a farci sognare con le loro composizioni.
Con le idee ben chiare del percorso che vogliono seguire, ma senza scendere a compromessi ed escludendo le tendenze musicali più in voga del momento, questa band fornisce un valido certificato a garanzia della genuinità del prodotto offerto, concepito e creato seguendo la strada “del suonare ciò che piace di più”.Negli undici capitoli che compongono il disco, i 5ive Years Gone (nome scelto per ricordare la durata delle precedenti esperienze in altri progetti di uno dei componenti e dalle quali sono state recuperate diverse idee rimaste allora nel cassetto), la band permette all’ascoltatore di orientarsi in questo vasto mondo musicale, fornendo una chiara e consultabile mappa grazie alla quale è possibile riconoscere le influenze di Gun n’ Roses e Bon Jovi, richiami agli Aerosmith e Cinderella, sino a qualche inaspettato personaggio che chi scrive individua nella Steve Miller Band e Hootie and the blowfish con la hit single All I know, splendido brano che si offre come valido biglietto da visita per l’ascoltatore.
Ma ci sono anche altre situazioni interessanti contenute in Rock N’ Roll Rebirth, come la ballata acustica Song 4 U, l’Heavy Rock di Mary Jane, il metal sfiorato di Promise e l’accattivante Never be the same. Tutto questo al suono di chitarre sanguinanti (come la band stessa ama definire), sotto la guida di un basso che segna la strada e di ritmiche precise delineate dalla batteria dell’ospite Francesco Bardaro che, oltre a suonare, ha prestato la sua esperienza come tecnico del suono nel suo studio dove il disco è stato registrato.

Peccato che i concerti in questo periodo virologico siano forzatamente latitanti; non sarebbe stato affatto male in questa estate poter ascoltare questo disco suonato live in riva al mare e ricreare con l’immaginazione qualche altra piacevole situazione soprattutto adesso che l’organico si è ampliato con l’arrivo del batterista Michael Bonanno, figura sino ad ora mancante.
Ora i 5ive Years Gone sono più carichi che mai e stanno preparando del nuovo materiale per un’altra appagante esperienza nel mondo del Rock.

 

di Cristiano Pellizzaro per RadioCityTrieste

foto di Viktor Tomic

 

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