Alma Basket TriesteTRIESTE – Il giorno dell’Allianz Wall porta in dono ai tifosi triestini una nuova consapevolezza: l’Alma è tornata.
L’impressione che la clamorosa debacle in Coppa Italia possa essere stata lo spartiacque della stagione si sta rivelando veritiera: dopo la vittoria esterna a Roseto, frutto di lavoro di squadra e grande volontà nel finale, oggi Trieste ritrova lucidità, intensità ed idee, ed annichilisce un avversario che alla vigilia poteva riservare qualche insidia.
Si parte, come consuetudine, ad handicap con la conferma di un Fernandez ancora fermo ai box.
Gli ospiti cominciano con la difesa a zona, ma la Trieste di oggi riesce a trovare soluzioni adeguate con Cavaliero da fuori e soprattutto con un ritrovato Cittadini, tornato in splendida forma. Buona la difesa dei lunghi triestini sull’MVP Mike Hall, che non riesce ad entrare in partita.
Il primo quarto si chiude comunque in sostanziale equilibrio sul 21-16, con ospiti sostenuti dalle conclusioni da fuori di Cortese.
Il secondo quarto è segnato dal rientro di Teo Da Ros, giocatore del quale l’Alma non può fare evidentemente a meno: il lungo milanese infila 8 punti di seguito imperversando sui 28 metri e consentendo il primo allungo di Trieste, che prende in mano l’inerzia del match senza più lasciarla.
Cittadini, dal canto suo, continua ad insegnare pallacanestro, e chiude la frazione a 12 punti. Il punteggio a metà gara dice già 40-29.
Il terzo quarto accende le polveri dei frombolieri triestini, con Ferrara che si blocca completamente in attacco.
Green, quando attacca sopra il canestro, non ha eguali, e viene puntualmente innescato dai compagni regalando spettacolo ai 6000 del Palatrieste prima con un alley up, poi con una rovesciata a due mani.
La frazione si chiude sul 70-48, e la gara si può considerare virtualmente chiusa. Il solo Hall, in casa estense, sfrutta la sua esperienza e la sua abilità per subire qualche fallo e poco più, ingaggiando una piacevole sfida tecnica personale con Teo Da Ros.
C’è il tempo per un altro affondo ad una mano in contropiede di Woo Green (che si merita la standing ovation finale) e la partita scivola via veloce, con difese ormai allentate, fino al 90-72 finale.
La sconfitta casalinga all’ora di pranzo di Bologna per mano di Treviso (ora vera mina vagante nei playoff) ridona a Trieste la vetta solitaria, posizione che aveva peraltro occupato per gran parte della stagione.
Ora la trasferta sul famigerato campo di Jesi potrà consolidare il grande momento della squadra e lanciarla definitivamente verso il primo posto finale in regular season.

Francesco Freni per Sport In The City
Ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste