CASALE MONFERRATO – Missione compiuta per l’Alma, che dopo aver vinto la Supercoppa di Lega e dominato la stagione regolare, infila una striscia da 12 vinte e 1 persa nei playoff e conquista meritatamente la promozione in serie A, categoria dalla quale mancava da 14 anni.
La cronaca racconta di una gara 3 sostanzialmente sempre condotta, con repentini recuperi d’orgoglio da parte di Casale sempre rintuzzati con grande personalità dai giocatori di Trieste, ormai ben determinati a portare la coppa a casa per il tripudio dei quasi 700 tifosi triestini migrati in Piemonte.
Fra i protagonisti di questa cavalcata vincente sono tre quelli che ricorderemo con più piacere: primo, coach Dalmasson, oggetto di feroci ed ingiuste critiche nei momenti di maggiore difficoltà, che con la classe che lo contraddistingue ha proseguito coerentemente per la sua strada, fino al commovente ultimo atto in cui non riusciva a trovare le parole per esprimere la sua gioia.
Secondo, il popolo dell’Alma Arena, tradizionalmente competente ed appassionato, che in questa stagione ha ritrovato quell’entusiasmo trascinante che ha reso il palazzo di Trieste una delle roccaforti  più inespugnabili della penisola.
Terza, la parabola umana e professionale di Daniele Cavaliero, iniziata con le lacrime post fallimento del 2004, dopo il quale si era dovuto allontanare dalla sua città, e finita con le stesse lacrime 14 anni più tardi, dopo aver riconquistato la serie A a Trieste da miglior marcatore e MVP della finale.
Ora il futuro, grazie all’impegno di Alma ed al coinvolgimento di Allianz, è tutto da scrivere, ma i presupposti permettono di far sognare i tifosi.
Intanto, godiamoci la straordinaria impresa di questi ragazzi. #missioncompleted #almassimo
Francesco Freni per Sport In The City
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