GRADO (GO) – D’estate si balla, ci si diverte e ci si scatena. Poterlo fare sulla Diga Nazario Sauro di Grado con la musica dei Subsonica è stata veramente un’occasione unica, mai scelta è stata più azzeccata.
La band torinese non si è smentita nemmeno questa volta e per due ore, senza pause e senza i consueti e prevedibili bis di rito, ha trasformato il lastrico gradese in una splendida dance floor marittima sotto le stelle.
Un plauso quindi ai nostri paladini presentatisi in piena forma e con tanta voglia di suonare, offrendo al folto pubblico una set list tutt’altro che scontata.
Band senza eguali nel nostro paese, formatasi nel 1996 e invariata nella line up dal 1999, con ben dieci dischi all’attivo, i Subsonica sono arrivati sull’Isola d’oro per la decima edizione del festival Ospiti d’autore, pregiata rassegna della musica dal vivo curata e realizzata nel dettaglio da Azalea.
Con un lieve ritardo rispetto all’orario d’inizio, il concerto si apre con Nuvole rapide, primo singolo estratto dal disco Amorematico pubblicato ben vent’anni fa.
Buona parte del concerto ruoterà infatti attorno a questo disco, ma non sarà una delle solite serate celebrative.
I brani suonati ripercorrono tutta la loro carriera, anche se la scelta strizza l’occhio alla prima decade della loro storia, lasciando fuori più di qualche hit.
Ma, nonostante questo, il pubblico non protesta, anzi si lascia trasportare e gode delle ottime sonorità alle quali i Subsonica ci hanno abituati: drum and bass, levare e stuzzicanti elettroniche alternative.
Tastiere e batteria, suonate rispettivamente da Boosta e Ninja, la fanno da padrone, esprimendosi al meglio in Up Patriots to Arms (cover del 2011 di Franco Battiato), Benzina Ogoshi e Tutti i miei sbagli, invece, ci accompagnano al congedo della serata.
Si spera in qualche goccia di carburante ancora nel serbatoio del combo piemontese, ma Samuel si toglie gli auricolari e li consegna al fonico di palco, siamo veramente in chiusura.
D’estate si balla e ci si diverte sempre, con la buona musica.

Cristiano Pellizzaro per Radio City Trieste

 

Foto di Maicol Novara