Alma Basket TriesteTRIESTE – Nella partita psicologicamente più difficile, dopo la sconfitta a Bologna, con la Fortitudo ora appaiata in vetta e con le assenze pesanti di Green e Da Ros, Trieste dà la più convincente delle risposte: con una prestazione gagliarda, un atteggiamento aggressivo e lucido nei 28 metri e grazie a protagonisti forse inaspettati l’Alma travolge Ravenna conducendo la sfida dal primo all’ultimo minuto.
Primo quarto in cui i padroni di casa partono contratti e con Ravenna che si affida soprattutto a Rice, che Coronica (partito in quintetto) fa fatica a contenere.
E’ da subito, però, la giornata di Bowers e soprattutto di un Giga Janelidze a fare da secondo americano: entrambi puntuali sui raddoppi in difesa a presidio dell’area pitturata e precisi in attacco, producono il primo break, favorito anche da una tripla del capitano.La frazione si chiude sul +7 per Trieste.
Il secondo quarto è regno incontrastato di Janelidze, che colpisce a ripetizione da oltre l’arco (saranno 14 punti per lui a metà partita).
Trieste non soffre le continue rotazioni e scava un divario consistente (+15).
Nonostante un mini contro break degli ospiti, arrivato più sulle ali della reazione nervosa che sul piano tecnico, la capolista continua il suo inesorabile show da lontano.
Il primo tempo si chiude sul + 13 per Trieste (49-36).
Terzo quarto un po’ in sofferenza, complice il terzo fallo di Bowers, che viene prudentemente tolto da coach Dalmasson per preservarlo in vista del finale di partita.
Anche Fernandez, apparso sofferente ma stoicamente in campo, commette il suo terzo fallo e viene richiamato in panchina.
Ravenna, grazie quasi esclusivamente ai suoi americani, rientra in partita arrivando prima a -8, poi a -7, che sarà il distacco di fine terzo quarto.
Ultima frazione che si apre con il pesante terzo fallo di Rice e con la tripla del rientrato Fernandez, che taglia le gambe alle velleità di recupero ravvennate, spentosi definitivamente sul +8 per Trieste.
Salgono in cattedra Lollo Baldasso e Daniele Cavaliero che scavano un divario impossibile da colmare. Ultimi minuti in cui c’è tempo per la meritatissima standing ovation per Giga Janelidze (career high per lui, con 21 punti e percentuali stratosferiche sia da 2 che da 3 punti) e per due entrate di Matteo Schina.
Finisce con un +18 che rispecchia quanto visto in campo e restituisce al pubblico triestino la squadra brillante, divertente ed a tratti devastante ammirata nella prima metà del campionato.
Vincono anche Bologna e Treviso: c’è da scommetterci, assieme a Trieste saranno le protagoniste assolute fino alla fine della stagione.

Francesco Freni per Sport In The City
in onda ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste